Farinelli, Gaffuri, Maderni, Speziali e Vitta: ecco la squadra del PLRT

Alex Farinelli, Sebastiano Gaffuri, Cristina Maderni, Alessandro Speziali e Christian Vitta. È questa la squadra scelta dal PLRT per l’elezione al Consiglio di Stato alle Cantonali dell’aprile 2019. I delegati al Comitato cantonale del Partito – riuniti in un Teatro Sociale di Bellinzona gremito (oltre 300 i presenti) – hanno approvato per acclamazione la proposta dell’Ufficio presidenziale.

Alex Farinelli, Sebastiano Gaffuri, Cristina Maderni, Alessandro Speziali e Christian Vitta. È questa la squadra scelta dal PLRT per l’elezione al Consiglio di Stato alle Cantonali dell’aprile 2019. I delegati al Comitato cantonale del Partito – riuniti in un Teatro Sociale di Bellinzona gremito (oltre 300 i presenti) – hanno approvato per acclamazione la proposta dell’Ufficio presidenziale. “Sono particolarmente soddisfatto, perché il nostro Partito è in grado di presentare cinque persone pronte a servire il Paese con grande passione, senso del dovere, intelligenza ed entusiasmo – ha spiegato il presidente Bixio Caprara. Persone virtuose nel senso pestalozziano: con testa, cuore e mano; vale a dire pronte a ragionare nell’analisi, ad impegnarsi con passione e ad agire con determinazione”.

Nel suo intervento iniziale, il presidente, Bixio Caprara ha poi in particolare sottolineato come “abbiamo l’umile ambizione di mettere a disposizione valori di fondamentale importanza per il futuro del nostro paese quali la libertà, la coesione e il progresso e lo facciamo perché mettiamo a disposizione persone di grande qualità, indispensabili per una politica cantonale diversa e per un metodo di lavoro funzionale alla democrazia liberale a garanzia della crescita del benessere dei ticinesi”.

Ripercorrendo l’iter che ha portato alla scelta della squadra, il vicepresidente Michele Morisoli ha tenuto a sottolineare alcuni aspetti fondamentali: “Abbiamo incontrato una trentina di potenziali candidati. Con ognuno abbiamo discusso a lungo e insieme abbiamo fatto valutazioni approfondite e differenziate. Ognuno ha saputo dare il proprio contributo in termini di idee, di spunti e di riflessioni. E anche per questo ringrazio di cuore ognuno di loro. Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, della squadra che vi proponiamo e della qualità delle personalità che si sono messe a disposizione: si tratta di 5 persone che hanno molto da dire e da fare, con la sola ambizione di voler servire al meglio il nostro Cantone”.

Il ruolo di protagonisti in scena è poi passato ai singoli candidati, che, con l’ausilio di un oggetto caratteristico, hanno presentato le motivazioni che li hanno spinti a mettersi in gioco e la loro visione per il futuro politico del Cantone.

Alex Farinelli, che ha scelto una foto incorniciata quale simbolo della sua candidatura, ha spiegato che “come liberaliradicali sono convinto che siamo pronti a presentarci davanti al Paese dicendo chiaramente che vogliamo riassumerci la responsabilità di governare. Non per arroganza, non per potere, ma perché siamo forti delle nostre idee, forti dei nostri valori, ma soprattutto perché abbiamo fiducia nelle potenzialità del Ticino”.

Sebastiano Gaffuri, presentando alla platea la sua piantina di castagno, ha precisato la sua visione politica: “Sogno un Ticino in cui condizioni favorevoli si trasformino in opportunità e dove le idee diventino progetti. Un Cantone proiettato al futuro e non immobile al presente. Oculato nella sua gestione ma convinto ad investire. Che non dimentica chi non riesce a cogliere la propria opportunità, ma che tenda loro la mano solidalmente. Ma affinché questo sogno possa realizzarsi non sono sufficienti gli auspici. Occorrono piuttosto progetti concreti e soluzioni percorribili”.

Cristina Maderni ha invece optato per la sua passione per l’equitazione nel presentarsi al Comitato cantonale con il Cap, il cappello caratteristico di amazzoni e cavalieri. “Come saprete, l’equitazione è l’unico sport olimpico in cui donne e uomini competono nella stessa categoria senza privilegi, a livello individuale o in team, e in cui le donne riescono a portare altrettanta qualità, ma soprattutto la sensibilità che ci distingue. Cercherò di contribuire al successo di questa squadra con il mio carattere, con un tocco di sensibilità e la passione che è alla base di ogni sfida”.

Un coltellino svizzero ha poi introdotto l’intervento di Alessandro Speziali, che ha sottolineato i valori del federalismo. “Un Paese è fortunato se la sua politica è in grado di rimanere accessibile a tutti. Se i suoi eletti frequentano il mondo reale, e non solo i salotti o gli uffici. Se amministrati e amministratori non appartengono a gruppi sociali impermeabili fra loro, ma a un unico bacino nel quale possono interagire. Se mi candido, insomma, è perché credo in un federalismo liberale basato su istituzioni vicine al territorio”.

Ultimo a prendere la parola, l’uscente Christian Vitta, ha scelto un cristallo per spiegare come “alle parole devono seguire le scelte. Alle scelte devono seguire le azioni, i fatti e le soluzioni. Questa dinamica positiva è quella che intendo portare avanti con il vostro appoggio e la vostra vicinanza che ho sentito forti e presenti in questi intensi quattro anni. Raggiungeremo nuovi e importanti traguardi, con entusiasmo e progettualità, insieme”.

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