Un piccolo passo in avanti a sostegno della formazione professionale

Oggi è stato compiuto un piccolo passo avanti verso la realizzazione in Ticino di una Città dei mestieri, uno spazio dedicato alla formazione, al lavoro e all’orientamento scolastico e professionale che accoglierà tutti - giovani e meno giovani - per informazioni e attività sul mercato del lavoro e sulle varie opportunità formative. La proposta rilanciata, dopo il suo congelamento per ragioni finanziarie, da una mozione interpartitica promossa dal granconsigliere e vicepresidente PLRT Nicola Pini – con il sostegno delle parti sociali – sembrerebbe finalmente aver trovato casa: il Dipartimento educazione, cultura e sport (DECS) ha infatti comunicato oggi la disponibilità dello stabile ex Felix a Bellinzona.

Oggi è stato compiuto un piccolo passo avanti verso la realizzazione in Ticino di una Città dei mestieri, uno spazio dedicato alla formazione, al lavoro e all’orientamento scolastico e professionale che accoglierà tutti - giovani e meno giovani - per informazioni e attività sul mercato del lavoro e sulle varie opportunità formative. La proposta rilanciata, dopo il suo congelamento per ragioni finanziarie, da una mozione interpartitica promossa dal granconsigliere e vicepresidente PLRT Nicola Pini – con il sostegno delle parti sociali – sembrerebbe finalmente aver trovato casa: il Dipartimento educazione, cultura e sport (DECS) ha infatti comunicato oggi la disponibilità dello stabile ex Felix a Bellinzona. Il PLRT sostiene il progetto Città dei mestieri e ribadisce l’importanza del fatto che la nuova struttura non sia soltanto uno sportello, ma un vero e proprio luogo d’incontro con le professioni e il mondo del lavoro; una piattaforma che coinvolga anche aziende, associazioni di categoria e del mondo del lavoro.

La Città dei mestieri sarà uno strumento in più a favore dell’orientamento scolastico e professionale, ma anche della formazione continua, sempre più necessaria in un mondo del lavoro in continua evoluzione. La struttura, come si può osservare nella quarantina di strutture presenti nel mondo (in Svizzera solo a Ginevra), serve per fornire un servizio rapido ed accessibile a tutti coloro che hanno bisogno di risposte sul mondo del lavoro o della formazione, come anche per meglio coordinare diverse politiche pubbliche attuate anche da servizi o dipartimenti diversi. Lì, in un unico luogo, anche in Ticino gli interessati si potranno ora incontrare per brevi colloqui, gratuitamente e senza appuntamento, con gli orientatori, i rappresentanti degli ordini scolastici che forniranno indicazioni sui percorsi più adatti, recenti, spendibili; come anche i consulenti che consiglieranno come finanziare la propria formazione, spiegheranno cosa vuol dire mettersi in proprio o quali opzioni di formazione continua possono garantire un futuro. 

Un nuovo concetto di servizio pubblico

Si tratta di un nuovo concetto di servizio pubblico proiettato al cittadino, ma anche di una nuova piattaforma comune per cittadini, scuole, aziende e associazioni professionali e del mondo del lavoro. Aziende e associazioni che vanno evidentemente coinvolte e integrate il più possibile nel progetto. Nella Città dei Mestieri si dovranno infatti organizzare presentazioni, dimostrazioni, esposizioni, attività di orientamento e reclutamento in collaborazione con quest’ultime. E questo anche nello spirito dell’iniziaitiva parlamentare (firmata dagli stessi deputati promotori della mozione per la Città dei Mestieri) votata in questa legislatura del Gran Consiglio, volta a codificare un maggior coinvolgimento di genitori e organizzazioni del mondo del lavoro nell’orientamento scolastico e professionale.

Una risposta concreta per la formazione professionale

Nicola Pini, granconsigliere e vicepresidente PLRT, “La Città dei mestieri sarà una risposta concreta non solo per aiutare i giovani a scegliere il proprio cammino o sostenere chi vuole intraprendere una formazione continua, ma anche per coordinare varie politiche pubbliche e soprattutto per integrare maggiormente nell’inserimento professionale scuole, aziende e organizzazioni del mondo del lavoro. Più quest’ultime saranno presenti, più la Città dei mestieri saprà dare dei risultati”.